Vivere la marca. Il marketing esperienziale
La rinnovata
attenzione per la sfera del sensibile, tema che ormai da tempo domina la
ricerca artistica, sembra ora influenzare anche il marketing. A differenza del marketing
tradizionale che attribuisce importanza soprattutto alle caratteristiche di un
prodotto o di un servizio, il marketing esperienziale rivolge la sua attenzione
al cliente e a migliorare, se non a rendere unica,
quella che è la sua esperienza di fruizione o di consumo.
Teorizzato
da Bernd Schmitt, professore alla Columbia University, il ‘marketing
esperienziale’ è così chiamato in quanto si basa più sull’esperienza del
consumo che sul prodotto in sé; Obiettivo primario della strategia di
marketing sarà allora quello di individuare che tipo di esperienza valorizzerà
al meglio il prodotto: secondo Schmitt esistono cinque diversi tipi di
esperienza :
1.
SENSE experiences ovvero esperienze che coinvolgono la percezione
sensoriale;
2.
FEEL THINK experiences ovvero esperienze creative e cognitive;
3.
ACT experiences ovvero esperienze che coinvolgono la fisicità;
4.
RELATE experiences
experiences ovvero esperienze che coinvolgono i
sentimenti e le emozioni;
5.
ovvero esperienze risultanti dal porsi in
relazione con un gruppo.
In
conclusione quindi ciò che conta, nello studio del marketing esperienziale,
sono "i processi invece che gli scopi, le relazioni invece che le
gerarchie, le percezioni invece che i dati, i sentimenti invece che il freddo
raziocinio, le capacità innovative invece che le regolamentazioni ordinate e
sistematiche."
Un
esempio di marketing esperienziale è la campagna pubblicitaria della Apple Computer poiché punta
sull’esperienza e sulla filosofia ancor prima del prodotto.
Film della famosa campagna "Think Different", che in Italia venne doppiato da Dario Fo.
Altro esempio di marketing esperienziale è la campagna pubblicitaria di Calzedonia.
Spot di Calzedonia. Musica di Billy Joel :"Ahe's Always a Woman" .
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